La cinquina finalista del Premio Letterario Internazionale Franco Fortini – VI Edizione

Poiein APS, con il contributo della Fondazione per la critica sociale e il Patrocinio del Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena, ha pubblicato nel 2020 il bando della sesta edizione del Premio Letterario Internazionale “Franco Fortini”, aperto alle raccolte di poesia edite in tutte le lingue purché accompagnate dalla traduzione italiana.
Franco Fortini, rifugiatosi durante la guerra per ragioni razziali in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d’Ossola. Nel ruolo di coscienza inquieta degli intellettuali di sinistra, dai tempi del Politecnico di Vittorini, del quale fu redattore, fino ai Quaderni piacentini, Fortini costituì un punto di riferimento per le giovani generazioni, applicando l’intelligenza del saggista a temi non soltanto letterari ma anche politici e culturali.
Fondato nel 2009 il Premio “Franco Fortini” è stato rinnovato nel 2019, dopo un’interruzione di cinque anni dovuta alla scomparsa del poeta Gianmario Lucini che ne ha curato le prime edizioni. Nell’edizione del 2020 sono stati più di cento i libri giunti per onorare la memoria di Franco Fortini, e di questi ne sono stati selezionati quaranta per le fasi successive del Premio.
La Giuria, presieduta da Christian Sinicco e composta da Maria Borio, Bernardo De Luca, Tommaso Di Dio, Carmen Gallo, Paolo Giovannetti, Luca Lenzini, Fabrizio Lombardo, Francesca Marica, Giuseppe Nibali (segretario), Niccolò Scaffai, Francesco Terzago e Italo Testa, dopo aver selezionato una prima lista di quaranta libri e dodici semifinalisti, ha scelto la cinquina dei finalisti: tagliati e taglienti, in forma breve e in serie, i testi di Alessandra Carnaroli (Miraggi Edizioni 2019) da Poesie con katana desiderano cogliere i contesti di crisi, mimando la brutalità, ad esempio, di ciò che accade a uomini e donne con la migrazione; il viaggio nostalgico in cui si realizza alla fine il distacco è il filo conduttore di Da sponda a sponda (Arcipelago itaca 2020) di Luciano Cecchinel, un fiume poetico dove le acque melmose che fanno da sfondo alle ruote dei battelli prepara alla visione delle praterie sconfinate, ed esplora come una vicenda familiare legata all’emigrazione negli Stati Uniti possa sviluppare argomenti sociali e culturali, trovando nel paesaggio americano un possibile elemento unificante; all’area in cui si posiziona il toro ferito e a quell’’attimo di sospensione nell’arena al riparo dalle armi del torero, rimanda il titolo di Lorenzo Mari: Querencia (Oèdipus Edizioni 2019) è infatti un’opera che rielabora i temi della violenza in quella zona di silenzio che è la poesia; in Concerto per l’inizio del secolo (Arcipelago itaca 2020) Roberto Minardi affronta i temi dello sconforto nei confronti del mondo contemporaneo e dei suoi rapporti con natura e ambiente per “accordare” le diverse umanità descritte al “moto magmatico” della vita, nonché al fluire stesso e agli strumenti del linguaggio poetico; l’amore è al centro della raccolta di Laura Pugno Noi (Amos Edizioni 2020) attraverso un linguaggio che tenta di ricucire, in modo sperimentale e intimo, il rapporto tra essere umano e mondo, immergendo l’identità nei simboli riferiti alla realtà, ma anche alla natura e al paesaggio, per scoprire nuovi elementi di noi stessi.
I cinque poeti finalisti potranno essere ascoltati il 24 giugno a Fano durante le giornate di Passaggi Festival (https://www.passaggifestival.it/), mentre la Cerimonia di Premiazione del vincitore si svolgerà a Milano a settembre. Informazioni più dettagliate sui luoghi e sugli orari della giornata di premiazione verranno pubblicate sul sito Poiein.it e sui mediapartner Leparoleelecose, L’ospite ingrato, MediumPoesia e Poesiadelnostrotempo.it.

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